Tag Archives: giorgio armani

Set. 28.

Re Giorgio: una carriera, un talento italiano!

Durante la settimana della Moda milanese, che si svolge quest’anno dal 21 al 26 settembre 2016, Giorgio Armani, ormai a pieno titolo “Re Giorgio” per tutti, ha sfilato con quella che sarà la sua collezione primavera-estate 2017… continua

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Giu. 23.

Sfilata Andrea Pompilio

  
Una delle novità che probabilmente “cambieranno” qualcosa nel fashion system e che segna l’apertura dei “grandi” verso le nuove generazioni è stata sicuramente la sfilata di Andrea Pompilio, che si è svolta al Teatro Armani… Già, il tempio è stato aperto! E il risultato è stato spettacolare… c’è sempre qualcosa di caldo e di spiccatamente sensuale nelle collezioni di Andrea Pompilio. Il suo approccio alla sartorialità, mi ha fatto dimenticare per un attimo dove mi trovavo e, immersa nel sogno, ho immaginato che davvero uscisse Re Giorgio. Non è stato così, ma ne è valsa la pena: La collezione è stata davvero degna della location. Righe, stampe, abiti, bermuda, leggere camice e ampi scolli sono stati i protagonisti di questa stagione dalle tinte calde, corpose, consistenti, tutto sapientemente abbinato a scarpe bicolore (tinta a contrasto o stampa a contrasto), occhiali in acetato nero e lenti celesti trasparenti e shopper stampate.

Foto by ADS

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Lug. 11.

Buon Compleanno Giorgio

Stilista, nato l’11 luglio 1934 a Piacenza, cresce con la sua famiglia in quella città dove frequenta anche le scuole superiori. In seguito, tenta la strada universitaria frequentando per due anni la Facoltà di Medicina alla Statale di Milano. Lasciati gli studi trova lavoro, sempre a Milano, come "buyer" per i magazzini "La Rinascente". Lavora inoltre come assistente fotografo, prima di accettare un incarico in un ufficio di promozione di un’agenzia di moda. Qui ha modo di conoscere, e quindi anche di far conoscere, i prodotti di qualità che provenivano dall’India, dal Giappone o dagli Stati Uniti, introducendo in questo modo elementi tratti da culture straniere nell’"eurocentrico" universo del fashion milanese e dei consumatori italiani.
 
Nel 1964, senza avere una vera e propria formazione specifica, disegna la collezione uomo di Nino Cerruti. Incoraggiato dal suo amico e partner di avventure finanziarie Sergio Galeotti, lo stilista lascia Cerruti per diventare un disegnatore di moda e un consulente "freelance". Gratificato dai numerosi successi e dai riscontri ottenuti, decide di aprire una propria casa di produzione con relativo marchio autonomo. Il 24 luglio 1975 nasce la Giorgio Armani spa e viene lanciata una linea di "prêt-à-porter" maschile e femminile. Ecco dunque che l’anno dopo presenta, nella prestigiosa Sala Bianca di Firenze, la sua prima collezione, altamente acclamata per le sue rivoluzionare giacche "destrutturate" e per il trattamento originale degli inserti di cuoio che appaiono nei vestiti dedicati alla linea casual. (biografieonline.it)
 
 
Diventato ormai un simbolo di eleganza e di misura, numerose sono le star del cinema, della musica o della arti che si vestono da lui. Paul Schrader’s ha immortalato il suo stile nel film "American Gigolo" (del 1980), esemplificandone le caratteristiche attraverso una combinazione di forza e di sensualità nella famosa scena in cui il sex symbol Richard Gere prova, muovendosi flessuoso al ritmo della musica, giacche e camicie con una serie di stravaganti magliette o cravatte assemblandole in una miracolosa perfezione. Sempre per rimanere nell’ambito dello spettacolo, Armani ha anche creato costumi per il teatro, per l’opera o per il balletto.
 
In una recente intervista, interrogato su cosa fosse lo stile, Armani ha risposto: "È una questione di eleganza, non solo di estetica. Lo stile è avere coraggio delle proprie scelte, e anche il coraggio di dire di no. È trovare la novità e l’invenzione senza ricorrere alla stravaganza. È gusto e cultura".

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Ott. 08.

C come cellulare

Le vere fashion victims non potranno fare a meno del telefono cellulare Samsung firmato Giorgio Armani che avrà le dimensioni di una credit card e 10,5 centimetri di spessore; oltre che nei negozi di telefonia si potrà acquistare anche nelle boutiques Armani a partire da novembre ed avrà un prezzo di 650 euro.

Ma che bello! Devo giusto cambiare il mio stravecchio nokia … vedrò cosa mi trovo nel porcellino …

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Lug. 11.

buon compleanno giorgio

Giorgio Armani (Piacenza, 11 luglio 1934)
 
Lavora a La Rinascente (dagli acquisti per l’abbigliamento maschile all’allestimento delle vetrine) fino al 1965, quando lo chiama Nino Cerruti per ridisegnare il marchio Hitman. La sua prima collezione risale al 1975, anno in cui fonda l’azienda omonima e da quel momento è un successo ininterrotto. Realizza abiti di ogni genere, cominciando dalla giacca, fino a quel momento rigida e ingessata, eliminandone i supporti interni (imbottiture e controfodere), spostando i bottoni, modificando le proporzioni tradizionali: nascono così le giacche destrutturate, emblema assoluto del suo stile. La giacca diventa la protagonista del tailleur di taglio maschile che Armani disegna per una donna libera, indipendente e moderna.
Questo look disimpegnato, ma essenziale e raffinato, le regala quel fascino androgino e sottilmente ambiguo di dive alla Greta Garbo, Joan Crawford o Marlene Dietrich (vera musa ispiratrice dello stilista). Il suo immaginario trova infatti alimento nel cinema in bianco e nero e nelle atmosfere dell’America degli anni venti e trenta a cui si ispirano molte campagne pubblicitarie del marchio. Per il suo stile minimal, dai tagli nitidi e puliti fino al rigore, sceglie toni da una circoscritta tavolozza di colori freddi: il beige, il grigio e il grege, una nuova tonalità in bilico tra il grigio e il sabbia terroso.
Recentemente Giorgio Armani ha acquistato la squadra di basket di Milano, ora nota come Armani Jeans Milano.

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Mag. 24.

io non sono una vittima

Lo ripubblico, dopo aver tentato una traduzione, spero decente, per dire che non sono d’accordo. Non sono una vittima vulnerabile solo perchè amo ciò che è moda!… Vittima della moda è un termine coniato da Oscar de la Renta  ed è usato per identificare una persona che non ricosce i crismi comuni dell’avere stile. Le vittime della moda sono vittime perché sono vulnerabili al faddishness ed al materialism, due eccessi, per cui la persona che ne è colpita si rimette alla misericordia dei pregiudizi della società o dell’interesse commerciale dell’industria della moda, o di entrambi. Secondo Giorgio Armani, “quando una donna altera troppo il suo look da una stagione all’altra, diventa una vittima della moda”.

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