Tag Archives: vita

Feb. 13.

Neoassunti for dummies

Quello che un neo assunto dovrebbe fare:
1) formazione
2) formazione
3) formazione
Quello che un neo assunto fa:
1) richiedere un ufficio privato
2) richiedere una targhetta personale per la porta dell’ufficio privato
3) richiedere un immediato rimborso spese

Questo brevissimo racconto è ovviamente riferito a fatti realmente accaduti… Purtroppo :/

Tagged: , ,

Mar. 28.

Integratori, si!

Sono sempre più convinta che la bellezza che vediamo all’esterno arrivi in buona parte da come siamo dentro. E allora vai di cibi sani, semplici, sani, con poco condimento, meglio se integrali, e vai anche di integratori.

Da quando ho visto Samantha in SATC che si riempiva di pastiglie, lei per altri motivi ai quali arriverò tra tantissimi anni  ho pensato che in fondo non aveva tutti i torti, che, per tanto che mangiamo in modo completo, manca sempre qualche cosa… Gli integratori ci aiutano!

Il cambio di stagione ci rende fragili e stanchi e io sono ben felice di aiutare il mio fisico a contrastare la spossatezza. In questo periodo sto prendendo D-Tox di Inneov che è una vera cura disintossicante, ma da brava addicted ne ho provati diversi e ormai sono abituata a prenderli tutto l’anno, tanto "se non fanno bene, non fanno neanche male".

E voi? Li usate?

 

Tagged: , , ,

Mar. 25.

Hado Spa

Ieri pomeriggio sono stata a fare un paio d’ore di relax alla Hado Spa dell’Hotel Cristoforo Colombo di Milano…

Hado in giapponese significa “cresta dell’onda”… ed è l’esaltazione dell’acqua in tutte le sue forme. Un luogo per evadere, per rimettersi in forma e per viaggiare attraverso i profumi, le manualità, la purezza dei prodotti, le sensazioni, le forme e i colori.

Che dire?…

Bello!

Ma ancora più bello il pensiero di farlo in tranquillità, in settimana… in orario lavorativo… La spa inoltre ha anche un ingresso indipendente dall’hotel che la rende facilmente fruibile.

Ok, non sarà sempre così, ieri era un giorno particolare, ma non si sa mai… Fa parte di quelle cose che si dovrebbero fare, io rinuncerei volentieri a una cena per investire gli stessi soldi in un paio d’ore di coccole…

Tagged: , , , ,

Mar. 04.

Skin Ceuticals… fa miracoli

(chiedo venia ai maschietti che leggono ma questa è roba da donne ;))

Hai presente quando hai provato di tutto, senza grandi risultati? Ecco… Era il mio caso prima di incontrare Skin Ceuticals!

La scienza applicata alla cura e alla bellezza della pelle!

Succedeva che, come molte donne, nel periodo pre-marchese, mi riempissi di brufoli, manco fossi ancora una quindicenne alle prese con l’acne.

Succedeva che grazie a L’Orèal scopro e provo questo Phyto Correcteur.

All’inizio un po scettica, lo uso, due volte al giorno, mattina e sera. Poche gocce, spalmo e dopo applico la crema idratante da giorno. In pratica un’operazione in più che ruba solo qualche secondo perchè non è unto e si assorbe veloce e, dopo un uso costante, la pelle è migliorata.

La linea comprende prodotti per ogni esigenza, e ve la consiglio… Il prezzo si ammortizza facilmente perchè usandolo a gocce, e ne bastano davvero 3 o 4, il flaconcino vi durerà più di un mese.

 

Tagged: , , , ,

Gen. 28.

There was a party!

Eh… si! Un duro lavoro quello di presenziare ai party ma qualcun… (fischi e lanci di pomodori)

ok! Ho capito, la smetto subito… 😉

Dunque dicevo che sono stata al compleanno di alfemminile.com insieme a due amiche, abbiamo brindato, festeggiato e chiacchierato fino all’ultimo.

Abbiamo pescato consigli sulla cucina…

dic086

… e ci siamo divertite con gli specchi…

dic100

… quindi abbiamo anche noi “tirato le orecchie” e dedicato un brindisi e cento(millemila) di questi giorni, per il suo decimo compleanno! Grazie dell’invito!

Alla prossima!

dic102

Tagged: , , , , ,

Gen. 21.

Voi sapete benissimo che…

Ho appena ricevuto un invito ad un matrimonio che mi ha fatto scolorire la tinta! Non parlo solo del fatto che andare a un matrimonio è un debito, per via di regali e abiti, ma proprio per come è stato redatto…Con totale mancanza di conoscenza di quelle due o tre regole fondamentali del galateo. Cosine banali, ma che servono… ad esempio ora e luogo… 😉

Non sto ad addentrarmi in altri particolari legati alla scelta di colori e materiali, perchè quella è dovuto al gusto personale, dico solo che ci vuole poco a rendere un biglietto "elegante"… Un bel cartoncino, una bella calligrafia…  E magari la padronanza di alcuni luoghi comuni come la sigla R.S.V.P., che altro non è che la formula rubata ai francesi Répondez S’il Vous Plait, oppure la più italiana S.P.R., con le quali chi vi ha mandato l’invito chiede di confermare con una risposta la vostra presenza. Voi lo farete entro ventiquattro ore! E’ buona educazione farlo e farlo in fretta!

Oltre a questo, in basso a sinistra, ci può essere l’indicazione del dress code, ossia il modo in cui vi dovrete vestire per essere adeguati al tono della serata. Se l’invito è per un party, un pranzo, un opening di una serata a teatro, o un matrimonio celebrato dopo le sei di sera, potreste imbattervi in una cravatta nera e per favore non presentatevi in cravatta nera sul serio! Black tie o cravatta nera vuol dire abito da sera (lungo o corto) per le signore e smoking per i signori. Oppure, secondo le ultime mode, si può aggiungere un “CVV” che non è altro che un “come volete voi” ossia via libera al mix-matching. In cerimonie davvero molto formali troverete un white tie, che ancora una volta non chiederà una cravatta bianca ma vi presenterete in frac e abito da sera rigorosamente lungo e formale possibilmente con guanti.
Davvero pensate che smart casual significhi jeans e maglietta? In realtà si cerca di sottolineare unicamente il fatto che non si desidera un tono particolarmente formale per l’occasione evitando all’invitato di presentarsi troppo habillé.

Tutto questo per dirvi che sull’invito da me ricevuto non c’è nulla di tutto questo, quindi la domanda mi sorge spontanea… Vuoi che confermi oppure andrai a caso e il giorno del matrimonio rischierai di avere troppa roba per i tuoi ospiti, o peggio ancora, il contrario?

Tagged: , , , ,

Gen. 13.

Norway Dress Code

… e andar per saldi

Tagged: , , , , , ,

Gen. 11.

Una vita in più di Antonella Boralevi

Antonella Boralevi è una giornalista con anni di esperienza nel campo della comunicazione, la sua storia racconta di un articolo scritto velocemente alla "Rivista dei Calzaturieri di Santa Croce sull’Arno", dal titolo "Ritrovata a Certaldo la scarpa del Boccaccio?" che segnò il suo battesimo nel mondo del giornalismo. Da li allo scrivere commenti sulla prima pagina de “Il Messaggero”, o su Donna Moderna, o su AD, poi MAX, e il Nwe York Times, il passo è stato breve. “Ho cominciato a Vogue, poi sono stata a Panorama, nella redazione di cultura e spettacolo. E ho cominciato contemporaneamente a scrivere i miei libri. Avevo poco più che vent’anni e per farmi prendere sul serio indossavo le giacche di Armani: devo tutto a quelle giacche. Ho continuato in parallelo a scrivere libri e a scrivere sui giornali: rubriche, soprattutto e interviste”. La sua carriera continua e, proprio in queste vacanze di Natale, ho letto il suo ultimo lavoro dal titolo “ Una vita in più” e mi è piaciuto! E’ veloce e scorrevole, scritto bene e comprensibile e tratta, attraverso l’incrocio di personaggi dalle esistenze così diverse, problemi attuali, in cui molti possono riconoscersi. Lola, è un’umile ragazzina entusiasta e piena di stupore, Ernesto è un professore universitario cinquantenne, solo e abitudinario, Michele, uno studente universitario, e poi Josè… Insomma un bel melange di sentimenti e situazioni che toccano il cuore di diverse generazioni, un’ottima idea regalo, che non passerà di moda!

"Gli do un bacino sopra la barba che sa un odore buono di fumo e lui ci mette sopra la mano e poi se la appoggia sul cuore. Allora gliene butto un altro, e poi un altro, mi piace un sacco mandare baci e vedere le facce contente. Un bacio non costa nulla e fa star bene".

Buona lettura!

 

Tagged: , , , , , ,

Gen. 10.

Ciao, sono Manu e nessuno mi capisce

Potrebbe sembrare una frase da alcolisti anonimi o da shopper compulsivi (vedi I love shopping) e in effetti è proprio così! Non faccio parte di nessuna delle due categorie, ma a volte, ultimamente sempre più spesso, mi sembra di far parte di una categoria di incompresi.

Da bambina volevo fare la stilista, tagliavo e cucivo tutto il giorno, grazie alla nonna sarta che mi insegnava. Da ragazzina disegnavo modelli, sognavo il liceo artistico e una carriera da Armani (già, all’epoca era il mio sogno!). Al momento di scegliere la scuola mi indirizzano verso cose più "razionali" dicendomi che avrei sempre potuto coltivare la mia passione… Una volta buttata nel mondo del lavoro è stato lo stesso… messa ad una scrivania a sospirare altro nelle pause… continuando a coltivare la mia smisurata passione…

Da grande (oggi ) ho sempre la stessa smisurata passione e non ho più un lavoro, o meglio quella che era la mia banale, noiosa, monotona scrivania, chiamatela come volete, ma quella che mi dava da mangiare si è trasformata in un part time a metà stipendio (yuppie… e non vi dico quanto sono felice 😕 ). Ho avuto questa notizia il 23 dicembre… un bel regalo di Natale e, anche se fingevo di nulla, ci ho messo fino ad ora a raccontarvelo, perchè io stessa dovevo ancora digerirlo. Ne ho parlato solo con alcune persone, quelle che mi sono vicine, ma pochissime… ora mi sembra giunto il momento di dirlo anche a Voi che, comunque fate parte della mia vita.

 

 

Tagged: , , , ,

Dic. 27.

Donne allo Specchio

Lo scorso 23 dicembre ho avuto l’onore di partecipare a un interessantissimo evento. In occasione della mostra, promossa da Eni Cultura e Comune di Milano, ho potuto ammirare, nella sala Alessi di Palazzo Marino, una delle più belle tele firmate Tiziano, intitolata Femme au Miroir, datato 1515, Il quadro è in prestito dal Louvre, fino al prossimo 6 gennaio…

"Il quadro è circondato da un alone di mistero: non avendo informazioni circa commissioni e primi acquirenti, ed essendoci altre due copie del dipinto (una a Barcellona, una a Praga), l’opera è considerata solitamente un cosiddetto “quadro di genere”, lontana cioè dalla pittura religiosa, mitologica o storica. Altri considerano Donna allo specchio il ritratto di un’amante dell’artista o l’allegoria della Vanità. Dopo aver osservato con cura il quadro, nonostante non sia di certo un esperto, non mi sento di escludere del tutto l’ultima  ipotesi:  la ragazza, immersa nell’autocontemplazione sembra sospesa tra i due specchi: uno, quello convesso, tipicamente utilizzato dai “barbieri”, nel quale si intravede il riflesso di una finestra, e l’altro, rettangolare, nel quale la fanciulla osserva la propria acconciatura. Che rappresentino l’uno il passato e l’altro il futuro, il suo essere al contempo ragazza e promessa sposa? Difficile dirlo. Il particolare della mano sull’ampolla pare però suggerire il desiderio della fanciulla di restare immobile, di resistere, in qualche modo, al destino effimero della bellezza terrena". (cit. Mauro una guida spettacolare!)

Mi sento di consigliarvi una visita, ne vale la pena è un solo quadro, quindi ci si mette volendo, poco tempo ma non si può perdere! E poi è a due passi dalle principali vie di shopping e per giunta ad ingresso libero!

Online la Donna allo specchio è anche… un sito che ospita i contenuti della mostra e i live streaming dei diversi eventi previsti durante l’esposizione.

Nella stessa giornata ho potuto incontrare Debora Villa, alias la Patti di Camera Cafè e partecipare ad una interessante/spassosa conferenza dove Debora Villa e Lella Costa si sono confrontate… come fossero davanti auno specchio.

tiz007

tiz006

Tagged: , , , , , ,