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Feb. 21.

Be Stupid

Sanremo, 20 febbraio 2010.

Ricevo e pubblico dall’amica Brenda di pianob (la trovate su you tube)

Sono arrivati.
Ci circondano, contaminano, arredano le nostre città.
Escono da manifesti pubblicitari, si spostano attaccati ai camion con lo scotch.
Si aggirano per le strade con magliette dal tono irriverente per dirci: sveglia, osa, prova!
E la gente ci sta.

Tutto il popolo di Sanremo è stato coinvolto nel primo Be Stupid Day by Diesel che ha dato il via alle attività che toccheranno nelle prossime settimane Milano, Roma e le altre maggiori città italiane.

 

Il brand più irriverente e provocatorio torna a comunicare in un modo davvero insolito e decisamente fuori dai canoni, proponendo una vera e propria filosofia di vita con tanto di manifesto e “comandamenti” per vivere una vita totalmente “STUPIDA”.

“Stufo di sentirti dire che tutte le tue buone idee sono “stupide”? Bene, ci sono grandi notizie per te: non c’è niente di stupido nell’essere stupido. Dopo tutto, Diesel è stato "stupido" abbastanza da pensare di vendere jeans nuovi che sembravano già usati – e abbiamo visto tutti dove sono arrivati!

Quando qualcuno dice “non fare lo stupido”, quello che vuole dire davvero è: “Non divertirti. Non osare. Non provocare. Seppellisci il tuo senso dell’umorismo. Fai il serio.”

 

Si tratta di seguire il cuore invece che la testa. Non puoi battere uno stupido né metterlo nel sacco – per cui non provarci. Lunga vita agli stupidi.

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Giu. 17.

basta un attimo

Le persone cambiano… e cambiano idea.
Anche le idee cambiano.
E i sentimenti?
Forse cambiano anche quelli… con il tempo, ma non finiscono.

Si trasformano, diventano una bella abitudine a cui è difficile rinunciare. Un pò come il caffè al mattino o la sigaretta.
Ma si possono cancellare dall’oggi al domani?
Se sono sinceri…
No.

Provato sulla mia pelle.

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Gen. 25.

Utrecht

Utrecht è la classica città olandese con canali antichi, chiese gotiche e le tipiche casette. La stanza che mi ha ospitato due giorni era a tema orientale … come l’Albergo (Little Siam)

Di notte, nonostante il clima per i miei gusti un po ostico, il centro storico è pieno di locali per tutte le età e tutti i gusti

Utrecht è il paese natale degli stilisti Viktor e Rolf e infatti all’interno del Museo Centrale è in questo periodo allestita la loro "House of Viktor e Rolf" (ancora fino all’8 febbraio 2009), uno spettacolo nello spettacolo. All’interno di alcune sale sono esposti i loro modelli più rappresentativi degli ultimi 15 anni delle loro collezioni (Bedtime Story, Russian Doll, Pierrot, Flowers). Muovendosi all’interno di questa casa si possono intravedere dietro ai manichini i filmati delle sfilate. Ogni percorso porta comunque in una enorme casa di Bambole di porcellana tutte vestite con riproduzioni fedelissime dei modelli veri. Purtroppo è tutto molto controllato all’interno del Museo, ma qualche foto sono riuscita a rubarla ( non senza essere beccata e sgridata ogni volta …)

Potevo non combinarne una delle mie? Certo che no!

Prima di entrare al Museo abbiamo depositato le borse negli appositi armadietti. Siccome c’era molta gente e pochi armadietti liberi, decidiamo di mettere tutte le nostre cose assieme, in un unico sportello. La sottroscritta tiene la chiave e solo all’uscita si accorge di averla persa chissà dove all’interno del Museo. Probabilmente l’estasi in cui ero piombata di fronte alla mostra di Viktor&Rolf, mi ha impedito di accorgermi dell’accindetale caduta della chiave … Quando ho spiegato il problema ad un addetto al Museo, mi ha detto che non c’era problema, che sarebbe tornato con un passepartout e avrebbe sistemato la faccenda. Peccato che nel mazzo di cinquanta chiavi che aveva in mano non ci fosse quella giusta … e così … piede di porco alla mano ha scassinato lo sportello …

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Gen. 21.

sveglia presto

Ma perchè gli aerei partono così presto?

Domani mattina prenderò un volo per Amsterdam che parte da Malpensa alle 07.10 … L’unico lato positivo che riesco a vedere è che alle nove sarò già atterrata!

Nel mio bagaglio (che devo ancora fare) è compreso Leo, anche se non so quanto tempo avrò per usarlo e soprattutto perchè la VodafoneKey mi costerà 15 euro ogni 50 Mb di traffico ( in pratica potrò a malapena aprire la mail). La connessione dall’albergo è WiFi ed è anche peggio, se non ricordo male 9 euro all’ora … (un po ladri!)

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Gen. 11.

hasta luego

Sono a casa … finalmente! Ho passato un bel fine settimana a Barcellona, un po per lavoro e un po per divertimento. Il tempo non era dei migliori, pioveva, ma eravamo un bel gruppo, mi sono divertita da matti, e ho approfittato degli ultimi saldi. Da domani riprendo la mia routine, interrotta la vigilia di Natale, ricomincia la scuola e l’ufficio.

 

L’ Hotel era stupendo.

I negozi del centro commerciale del quartiere … erano davvero interessanti

La piazza nella quale ho abitato per quattro giorni

Lo spettacolo di Flamenco è stato emozionante

… così emozionante che ho voluto provare …

Come dicevo … eravamo un bel gruppo assortito proveniente da diverse regioni italiane

Devo avere una calamita per i sosia, ho incontrato Al Sosia Pacino

L’Hard Rock è ormai una tappa fissa in ogni mio viaggio

All’interno c’è una cadillac sul bancone

L’ancora incompiuta Sagrada Familia

 

 

 

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Mag. 08.

mi ha fatto tenerezza

Questa mattina avevo un appuntamento lavorativo presso la sede della Provincia, ho fatto un pezzo a piedi con il direttore dell’ufficio di Pavia che veniva nel mio stesso posto. Mentre camminiamo e parliamo delle ultime novità lavorative lui prende dalle tasche tutti gli spiccioli che ha li rigira nelle mani, continuando a parlare di altre cose. Sul momento penso che sia un suo modo di combattere lo stress, come quelli che mangiano la punta della penna ad esempio, e invece girato l’angolo vedo che c’è seduto il solito barbone di Pavia, un signore molto tranquillo che trascorre le sue giornate sempre nel solito angolo. Il direttore sempre con molta nonchalance e non smettendo un attimo di parlare, lascia le monetine nel bicchiere di plastica che l’uomo ha lasciato sul marciapiedi.

Mi è sembrato un gesto così spontaneo che sono convinta che lui tutte le volte che passi di li lasci qualcosa a quell’uomo.

Mi è sembrato anche un gesto nuovo, in quanto in ufficio, ha comportamenti molto più "fiscali".

Mi ha fatto tenerezza.

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Dic. 13.

Single manu

"Single è bello" o "Single è bello?"?.
La differenza è tutta compressa in un punto di domanda. Della sottile sfumatura (stavolta non cromatica, come quella spalmata sull’ultima borsa di Prada) sono caduta vittima anch’io. L’emblema del mondo fatto per uno. Mi sono scoperta paladina delle monoporzioni di insalata, l’eroina delle Manolo Blahnik da cinquecento euro preferite e strenuamente difese rispetto alla rata del mutuo, testimonial delle storie lampo e improduttive, (…) salvata dalle amiche di sempre invece che da un invertebrato principe.
Insomma … mi sto affezionando al mio mestiere di single impenitente … dalla vita perennemente sottosopra, che sfoga le sue ansie comprando di tutto nei negozi della città in cui abita. La mia vita sentimentale e professionale è fatta di amori complicati, lavori per fortuna soddisfacenti, amicizie paradossali e avventure mondane…
Dicendo "single" mi vengono in mente quei telefilm dove la protagonista, donna, tailleur e tacchi, sulla trentina, si reca al supermercato da sola per fare una spesa in un cestello molto piccolo dove metterà solo cibo salutare come pasta e insalata, i cari e vecchi 4 salti in padella, pizza da microonde e tutto ciò che è monoporzione … ma la cosa più importante che mi viene in mente è una serata sul divano (da sola) a guardare la puntata del telefilm preferito in totale libertà.

Più vado avanti e più mi rendo conto che mi sono abituata a questa situazione e che mi piace …

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Nov. 05.

ho un dubbio

Miii … che giornatina, oserei dire che sono un pò stanca! Sono rientrata in ufficio dopo il ponte e si è scatenato l’inferno … di cose da fare e casualmente tutte urgenti!


Vi sottopongo una questione che è da un pò di tempo che mi capita: al mattino vado a lavorare in macchina e puntualmente tutte le volte assisto alla solita scena in cui lui porta fuori la macchina dal garage e lei attende in piedi sul ciglio della strada che la macchina sia girata nel senso giusto, lui le cede il posto alla guida e lei parte … Il garage si trova proprio a ridosso della strada e la macchina, penso per questione di spazio, esce tutte le mattine in retromarcia e per di più in una curva abbastanza stretta. Chi arriva in quel momento è costretto ad addendere che tutte le manovre siano completate prima di proseguire.


Ora la domanda mi sorge spontanea, ma mi piacerebbe sapere anche i vostri pareri, si tratta di amore oppure è mancanza di fiducia verso la compagna? Questo lui, lo fa per non far tribolare la sua lei o perchè non si fida delle manovre di una donna?

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Lug. 09.

la mia città

La mia città di notte vista dalla mitica Harley del mio amico Pepi.

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