26 Dic. 2008

buon giorno dopo Natale

Questa mattina mi è accaduta una cosina. Stavo tornando verso la macchina, dopo il secondo caffè, quando, in senso opposto, ho incrociato una signora che negli ultimi mesi ho visto spesso aggirarsi tra la Piazza e le vie del centro. È, credo, una senza dimora. Circa 60 anni, gira in sandali e senza calze anche in inverno, il viso scuro, sporco e accartocciato.
È scomodo incontrarla. È scomodo incontrare persone come lei, e guardarle. Facilmente le scansiamo e la loro presenza suscita disagio o senso di colpa per le scarpe che indossiamo, consapevoli che a casa ne abbiamo molte altre, e giacche, maglioni, borse, mentre loro, presumibilmente, non hanno niente.
Questa signora mi ha detto una parola, che lì per lì non ho capito. Le ho chiesto di ripetere: ” carità” e ha allungato la mano. Una frazione di secondo, ma ero già oltre. Un altro secondo e mi sono sentita una merda, avrei voluto fermarmi, fare dietro-front, mettere mano al portafoglio. Pur sapendo che una manciata di euro non avrebbe risolto la sua vita.

Sotto le luci di natale, sono spuntate varie domande: che ne è stato di quella vita? Che le è successo per ridursi così? Perché non è “risalita”? Cosa pensa? Cosa vede? Come giudica queste luci natalizie, le nostre scarpe e borse colorate?

Non ho risposte, non ho palle di natale, ma non so se avrei quelle per farle direttamente queste domande.

By Manu | Posted in Senza categoria, style | Post a comment or leave a trackback: Trackback URL.

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  • Non dovrebbe essere permesso che certe persone vivano in questo modo, scalze in dicembre e senza casa. Purtroppo a volte vicissitudini personali conducono a questi punti…ed è veramente triste. Ciao buona giornata.

  • Magari la prossima volta potresti offrirle un bel sorriso e un caffè. Un saluto ogni volta che la incroci.  Due parole incoraggianti. Guardarla negli occhi e ascoltarla attivamente. Piccoli gesti che li rendano fiducia e  un pochino d’autoestima.  Io considero che dare lismosine sia riconfermare loro  quella orrenda posizione in cui si trovano. Certo, non lo possiamo fare con tutti, però se lo facciamo con quello che vediamo spesso o che semplicemente ci sta più a cuore… Ti abbraccio forte forte carissima Manu. 

  • Caspita che pensieri… ma si addicono ad un discorso che mi è capitato di fare il 24 dicembre, quando hai tempo ci sentiamo e ti racconto! Bacio!

  • E’ vero, è tremendo vedere queste persone… e ti senti una merda quando gli passi vicino e tiri dritto, dicendoti che tanto non puoi fare niente. E, ammettiamolo, ci scansiamo anche un senso di ribrezzo, con la paura di essere "contaminati". Vero è che per forze di causa maggiore siamo diventati diffidenti verso chiunque… la paura di avvicinarti per aiutare e trovarti poi magari senza più il portafoglio nella borsa… a me faceva una gran tenerezza un vecchino che suonava il violino all’uscita della fermata della metro di romolo a milano… suonava sempre e solo la stessa canzone. Ogni volta che passavo volevi fermarmi e chiedergli… chiedergli perchè fosse così…. ma non ne ho mai avuto il coraggio… mi limitavo ad allungare un po’ di monetine… lui mi ringraziava e ci sorridevamo, niente altro. Adesso è qualche settimana che non lo vedo, al suo posto c’è una specie di orchestrina.. 

  • Penelope … alcuni non hanno altra soluzione, certo che è triste!Bambù in effetti lei è sempre nei soliti posti,  la prossima volta che la incontro le chiedo da dove arriva e se sta da qualche parte!Elenucci … va bene ne parliamo al telefono.Hai ragione Bollicina, io uso spesso quella fermata, perchè è la più comoda per me che arrivo da Pavia, e l’avevo notato anch’io … chissà magari lo rivedremo dopo le feste!

  • è scomodo per la nostra coscienza, m ci sono un sacco di persone che vivono per strada…proprio stamane ho sentito al tg di una donna credo polacca che ha terminato la sua vita in una grotta, avvolta dal freddo…dietro ognuno c’è una storia complicata…seguo il programma invisibili perchè m,i appassiono a certe storie non molto lontane dalla nostra quotidianità, un lavoro perso, una moglie o un marito che vanno via, problemi di salute….e penso che in quella situazione ci potrebbe stare chiunque…sarebbe bello aiutarli, anche poco servirebbe ma molti addirittura non lo permettono….una volta tornavo a casa dalla scuola e vidi un uomo tra le coperte….volevo dargli il mio panino che per me sarebbe stato un qualcosa in più visto che il pomeriggio non lo facevo, ma lui mi guardò male e brontolò quindi ebbi paura di farlo, eppure il tutto successe in pochi secondi…….argomento difficile….bacioni

  • manu, l’anonimo sono io….

  • Riccia hai ragione può capitare che il più delle volte siano loro stessi, ormai chiusi al mondo che li ha delusi, che non accettino il nostro aiuto.Buona domenica!

  •  Non dovrebbe essere permesso che certe persone vivano in questo modo, scalze in dicembre e senza casa. Purtroppo a volte vicissitudini personali conducono a questi punti…ed è veramente triste. Ciao buona giornata.

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    18 Ottobre 2009 at 10:14 - Rispondi

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