19 Apr. 2007

il pozzo nel bosco

C’era una volta un pozzo, un pozzo da cui si attingeva acqua, ma non era un’acqua qualsiasi. Cambiava di colore, di sapore e conferiva un’energia particolare. Bastava che al pozzo ci si accostasse da soli, dopo aver percorso a piedi, in silenzio, il sentiero nel bosco che conduceva vi conduceva. Nell’acqua si specchiavano immagini sempre diverse a seconda dell’io che predominava in chi vi si accostava. Un giorno dall’acqua appena attinta dal pozzo uscì una barca.
Era solo una barchetta, come quelle di carta che si fanno da bambini. Poi la barca cominciò a crescere e ad assumere le dimensioni di una vera e propria barca, con timone e remi, che a poco a poco si alzò in volo. Era l’energia del pozzo combinata a quella di chi la contemplava a tenerla sospesa sopra gli alberi del bosco. Non a tutti era dato vederla uscire dal pozzo e librarsi nell’aria. Non solo, non a tutti era dato sentirsi trasportato dalla barca e volare. O per meglio dire avere la sensazione di volare, di esserci fisicamente su quella barca. Di vedere le cose dall’alto, da altri punti di vista, dalla prospettiva dei propri diversi io. E il bosco perdeva il suo connotato di foresta impenetrabile. Le cose, le situazioni si facevano più trasparenti, più comprensibili. Erano sempre voli brevi. Poi la barca ritornava nel pozzo misteriosamente come ne era uscita. Aspettando chi di nuovo l’avrebbe fatta volare, per volare con lui.
Vuoi provare a farla volare anche tu?

By Manu | Posted in Senza categoria, style | Post a comment or leave a trackback: Trackback URL.

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