Argomentino delicato… Ci pensavo ieri sera. L’innamoramento facile è proporzionale all’età? Più cresciamo e meno ci capita? E’ soggettivo? E, ai nostri giorni, è facile innamorarsi "virtualmente"? (ok, questo è un altro discorso). Se siamo alla ricerca di un partner è più facile cascare nelle spire dell’innamoramento facile?
Ecco, tutte queste domande che mi girano in testa. Non sto parlando di me, riflettevo da sola ieri mentre guidavo per tornare a casa.
A quante persone capita? E come capita? Immaginavo, nei miei viaggi mentali, una situazione nella quale una persona che fino ad un momento prima era tranquilla e poi, in un batter d’occhio, si trova catapultata in un mondo fatto di sospiri, attese e batticuori. Già, perchè all’inizio è sempre così, senza differenza di sesso o di età.
All’improvviso un ipotetico Lui arriva nella nostra routine e sembra fatto apposta per noi, ogni cosa che fa ci provoca un bene interiore assurdo, è gentile e carino, ci offre il tuo maglione per riscaldarci, fa finta di capire le nostre stronzate, ci comprende, è così simile a noi…
Logicamente noi partiamo in quarta e, quando ci capita di essere spiazzate da rivelazioni dolorose… E’ impegnato, ci struggiamo di dolore… But I’m burn for suffer…
Ecco, proprio per evitare tutto ciò, non sarebbe interessante che i ricercatori trovino una soluzione chimica, una pastiglia che ci fa contare fino a dieci, che ci fa riflettere? Non so…
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